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martedì 11 giugno 2019

SARA LA KALI

Bezzecchi Giorgio ha aggiunto una nuova foto.
Il 24 maggio si onora la Patrona dei Sinti e R
om,Sara la Nera o Santa Sarah, nota anche con il nome di Sara-la-Kali (Sara la Nera).Cerimonia oggi presso la città francese di Saintes-Maries-de-la-Mer, in Camargue.
 









segue un bel contributo di Janardhan Pathania (studioso indiano della lingua romanì). In inglese e in romanès. 
L'immagine può contenere: 1 persona

ENGLISH - TEXT :
-
“SATI -SARA- KALI”
-
This is a beautiful ICON of an "Hindu-Romani" Goddess called "KALI" who is also known by various other names such as:
-
1. “SATI - SARA”, (Indian Hindus & Roma/Cigana).
=
2. “SINTI - SARA”, (Roma/Cigana).
=
3. “SANTA - SARA”, (Roma/Cigana).
=
4. “KALI - SARA”, ( Hindus & Roma).
=
5. “SATI - SARA - KALI”, (Hindus & Roma).
=
6. “SANTA - SARA - KLARA”, (Roma/Cigana). 
=
7. “SANTA –SARA- KRALI”,(Roma/Cigana). 
-
8. “SANTA - SARA - KALI”, (Roma & Hinuds). 
-
9. “KALI”, ( Hindus & Roma).
-
10. “DURGA”, ( Hindus).
-
11. “PARVATI”, (Hindus) and …..etc.
-
This common Goddess "KALI" between "Roma & Hindus" is a very strong proof with us that Roma's mother country is INDIA and their fore-fathers belonged to all the four main sections of the Indian "Hindu" society. That is why the "ROMA and HINDUS" still have the common “Gods & Goddesses, Language, Culture, Customs and Traditions". 
-
For this you can refer “Rajtrangni” written by Kalhan the 12th centrury historian of Kashmir (INDIA) and also “Neelmat-Puran” a book written in 20th century by prof Dr Ved Ghai, Head of the Sanskrit Dept in Jammu University ( INDIA ).
-
The centre of worship of “Sati-Sara-Kali” is located in the town of Saintes-Maries-de-la-Mer, in France and her day is celebrated on 24 and 25 May annually and there Gypsies / Roma all over the world get together to celebrate the day of their Goddess “KALI ( Sati-Sara-Kali ) ” just the way as Hindus celebrate their 
“DURGA / KALI -Puja” in Bengal (INDIA).

( NOTE : Puja / Pudza / Puzha / Pudja = Worship ).
-
It is really very sad that some selfish Roma and non-Roma/Gaje people are exploiting the name of "Roma & Romani" for their personal selfish-intrests for making quick-money and self-praise and cheap - propaganda and thus they have knowingly created lot of confusion in the Romani "History & Language"by telling repeated -lies and concocting false -hypothesis to malign the Roma -people.
-
Therefore it is very important for all the good Roma / Gipsy and Gaje / non-Roma people, to beware of such fake-scholars and remove their masks from their ugly -faces.
-
In the end I leave you Roma -people in care of Goddess - KALI !!!
-
With -Best- Wishes !!!
-
JANARDHAN SINGH PATHANIA, 
FROM - INDIA. ( Janardhan Pathania, janpath01@gmail.com).
______________________________________________
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Commenti
  • Janardhan Pathania _______________________ 
    -
    UPRE - "SATI -SARA- KALI" ! 

    -
    ________________________ 
    -
    ROMANI - TEXT :
    -
    " KAI “SATI -SARA- KALI" SI INDIAKI JEK 

    • PURANI "HINDU - ROMANI" DEVALNI !!! 
    By
    JANARDHAN – SINGH – PATHANIA,
    FROM - INDIA. (Janardhan Pathania,janpath01@gmail.com). 

    -
    “SATI -SARA- KALI”
    -
    Akava si jek mai-shukar IKON ko jek “Hindu-Romani” Devalni akhardi “KALI”, kon vi si akhardi te pin3ardi e aver-aver navendar, Masalake :

    -
    1. “ SATI – SARA”, (Indian Hindus & Roma / Cigana ).
    -
    2. “ SINTI – SARA ”, ( Roma / Cigana ).
    -
    3. “ SANTA – SARA ”, ( Roma / Cigana ).
    -
    4. “ KALI – SARA ”, ( Hindus & Roma). 
    -
    5. “ SATI - SARA – KALI ”, ( Hindus & Roma ).
    -
    6. “ SANTA - SARA – KLARA ”, (Roma / Cigana).
    -
    7. “ SANTA –SARA- KRALI ”, ( Roma / Cigana ).
    -
    8. “ SANTA - SARA – KALI ”, ( Roma & Hindus ).
    -
    9. “ KALI ”, ( Hindus & Roma). 
    -
    10. “ DURGA ”, ( Hindus ).
    -
    11. “ PARVATI ”, ( Hindus ), te …..etd. 

    Akava Devalni “KALI” (SATI -SARA- KALI) si ek San3i/sandzi/common Devalni “mashkar e “Roma te e Hinduende.
    -
    Te akava si amensa jek mai-baro Sebuti /praman/proof, ke e Romengi Daikiri -phuv si INDIA te nikhanchi aver, te lenge e Dadore/fore-fathers sas katar e Indiake “Hindu” Sama3-eske/society’s e baria shatar - 3atiandar / four - castes.
    -

    Odoleske kai e “ROMA, te HINDU” zi-ko avdives arakhen e san3e “Devla”, te “Devalnia”, te “Kultura”, te “3iba /Dziba”<chiba”, vi-te e purane “Riti -rava3a” /customs & traditions.
    -
    Te vash referencija, tume shai-te dikhen tumen e Kashmir (INDIA) ko 12-to shelavdiangi / 12th century historiako Lil /Pustak, akhardi “Rajtrangni” taro “Kalhan”, vi-te e 20-to shelavdiaki jek aver pustik taro Prof Dr Ved Ghai, akhardi “Neelmat-Puran” te voi si e Sanskrit Departmenteski baro-shiro, ande Jammu University (INDIA).
    -
    O kendro ko “SATI-SARA-KALI” si ande foro Saintes-Maries-de-la-Mer (France), te kote ko 24 te 25 Maj masik, sako bersh, sa e phuveske Roma kiden pen, te celebrate keren e “KALI” devalniako baro-dives sa e loshimasa, sar ka keren e Indiake “HINDU - manusha” peski e bari-devalni DURGA / KALI ko baro-dives akhardo “Durga”/ Kali - Pu3a” ande Bengal ( INDIA ).
    -
    ( NOTE : Puja / Pudza / Puzha / Pudja = Worship ). 
    Te akava si but but dukhavno, kai e kuchh/nesave e lovenge te peske navenge sharipeneske Boxale-navenge “Roma, vi-te e Ga3e/Gadze” dikhamne - Skolara aven sar jek, te keren exploitacija ko e “Roma te Romani”- 3ibake/Dzibake<chibake navengo, vash penge personalalne Suvarthikane[Sanskrit]/Boxale -illenge, selfish-intrestende.
    -
    Te von 3anles xoxaven, te diliaren, te bangaren, te keren but- but konfuzija andre Romani - “Historijate, vi-te Romani -chibate”, te von palpale -xoxaven, te keren e xoxavne - “Hypothesisa”. 
    -
    Te adasar von diliaren amen sarenge, phadjnes/particularani e churore Romenge, te pheren xinde luve ande peski poski, vi-te sharen peske chhuchhe navenge. Te pale sa kai von 3an, te kote von dikhaven pes barikanes, ke nikonik si Gudivar/Godavar sar lende.
    -
    Akaleske trubul amen e sare “Roma te Ga3e” manushenge, ke len sama pal peste akale e benge Dikhamne / fake, te diliarne Ruva skolarendar. Te ame mushai-te pharas lenge e 3ungale muijenge maskenge, te ka keras len nange - nangore mashkar sa e phuveske manushende. 
    -
    Ko agor me mukav tume sa e Romenge e KALI Devalnisa !!!
    -
    UPRE - ROMA !!! 
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    JANARDHAN – SINGH - PATHANIA, 
    -
    • TARO - INDIA. <janpath01@gmail.com> 
    ___________________________
    • 
    JANARDHAN – SINGH – PATHANIA,
    FROM - INDIA. (Janardhan Pathania, janpath01@gmail.com). 
    •  segnala

venerdì 10 maggio 2019

La rivista il Mulino: Davvero CasaPound dà voce al disagio delle periferie?

In sintesi estrema la risposta è che CasaPound sfrutta tale disagio per una propria strategia che è solo mediatica. Alle elezioni prende lo 0,0000 % e nelle periferie praticamente non esiste ma con azioni di pura (brutta) immagine si accredita come un movimento politico nazionale e cerca di attirare proseliti. Leggi qui l'analisi:



La rivista il Mulino: Davvero CasaPound dà voce al disagio delle periferie?

lunedì 8 aprile 2019

SAVERIO TOMMASI: TUTTO QUELLO CHE SAI SUI ROM È FALSO

8 Aprile 2019 - Giornata mondiale Rom e Sinti. La testimonianza di Paolo Basso

In questa giornata che dovrebbe essere di festa raccolgo da Facebook la voce di Paolo che ringrazio perché mi autorizza alla pubblicazione. Datevi la briga di leggerla fino in fondo. Non servono commenti.
ciao io sono Paolo ho 37 anni sono sposato ho tre figli E sono di Padova . io sono italiano ma di etnia sinto (la mia famiglia erano ex circensi e giostrai) . sin da piccolo alle elementari ero vittima di bullismo nessun compagno giocava con me . mi dicevano sempre :"sporco zingaro". Anche se vivevo in una roulotte avevamo acqua e luce quindi ci lavavamo. Lo stesso alle medie . tutti che mi evitavano o prendevano in giro . io soffrivo molto per sta cosa anche se cercavo di tutto per integrarmi non riuscivo . purtroppo poi mi ammalai e non ho potuto frequentare le superiori. da piccolo i miei genitori hanno comprato un pezzo di terra agricolo non edificabile e ci abbiamo messo dei bungalow da campeggio per viverci non permettendoci una casa. Sono cresciuto senza amici ,sempre solo e questo mi portava ad isolarmi sempre di più. Da grande ho cominciato a lavorare e ho cambiato parecchi lavori . alcuni erano stagionali altri per dei picchi. Altri appena se ne accorgevano che ero un sinto (zingaro ) non mi rinnovavano il contratto. Altri colloqui di lavoro lo stesso "di dove sei ? Sei italiano? Ok le faremo sapere. Lo stesso nel cercare casa. anche se mi potevo permettere di pagarmi un affitto se si accorgevano che ero un sinto mi dicevano le facciamo sapere. Non sempre quello che si vede sui giornali è vero sui sinti molti lavorano onestamente e si fanno un mazzo così. Però per colpa di qualcuno ci vanno di mezzo tutti .Ora continuo a vivere in questo bungalow e ci vivo io con mia moglie e con tre bambini . io dovrei iniziare a lavorare in un corriere espresso a giorni .mia moglie pure lavo per un ditta di pulizie con un contratto a chiamata .ma nonostante la nostra onestà e i nostri sforzi per integrarci (io non ho mai truffato ne derubato nessuno) ma la società non ci accetta lo stesso.Purtroppo vedo quello che sta facendo la Lega e tutta la politica di dx contro rom e sinti . vivo con l'ansia perché ho paura che tra un giorno all'altro ci mandano fuori dal nostro terreno perché agricolo. Viviamo perseguitati nonostante molti di noi pagano tasse dichiarano redditi e paghiamo le utenze (compreso il sottoscritto) . nonostante tutto ci chiamano zingari di merda . quello che mi distrugge dentro e che nonostante che faccio tutto il possibile per essere accettato la società mi guarda con occhi diffidenti come se avessi la peste bubbonica. Sono arrivato Adirittura ad odiarmi perché non sono italiano al 100% perché sono di entia sinto .io non ce la faccio più a vivere in queste condizioni .ma cerco di darmi forza per via della mia famiglia. Ho i mie due figli più grandi ,uno ha 13 e una da 10 anni mi chiedono :"papà perché molti politici e molta gente ci odiano? E uno di 4 anni il più piccolo. I miei figli stessi non sono mai stati invitati ad una festa di compleanno dei loro compagni o a casa loro solo per giocare.Abbiamo fatto domanda per la casa popolare e stiamo aspettando. Perché come ho detto prima neanche pagando nessun privato o agenzia ci danno una casa in affitto.Di recente ho fatto una visita psichiatrica perché faccio fatica a dormire e il dottore mi ha prescritto un farmaco per dormire.perché questa situazione mi fa vivere nell'ansia. Spero di uscire da questo incubo .ma purtroppo ci sono anche i politici di dx che incitano all'odio razionale. Spero che un giorno finisca tutto questo.

sabato 6 aprile 2019

INTERVISTA A LUIGI BEVILACQUA

https://www.mixcloud.com/RadioRomaCapitale/luigi-bevilacqua-venerd%C3%AC-5-aprile/?fbclid=IwAR2yAOyS_kSS9xDi7C2IF6YHTzCqKuyMo_Wv8wOwWpCKrfjPvsncZBZD7vQ

AVETE LEVATO IL PANE AI ROM...


di Daniel di Schuler

Avete levato il pane ai rom
e tutti vi "comprendono". Perché sareste poveri. Perché sareste esasperati. Mi sarebbe facile unirmi a quei cori; dimostrare il mio "equilibrio". Sono capacissimo di scrivere "ma anche" e capisco bene i principi del cerchiobottismo. Preferisco, invece, parlarvi di due che erano molto più poveri e disperati di voi. Si chiamavano Luigi e Rosetta. Quando li ho conosciuti, però, avevano più di ottant'anni e quella povertà e quella disperazione erano ormai lontane. Distanti come gli ultimi anni di guerra. Quando la Rosetta aveva aiutato a salvare ebrei e comunisti. Quando il Luigi aveva rischiato la pelle per distribuire l'Unità clandestina. Rosetta e Luigi che il Venticinque aprile si trovavano alla Ca' Morta; una grande cascina alle porte di Como, lungo la statale che porta a Milano. Una strada invasa dai tedeschi in ritirata. Prima da reparti ancora inquadrati. Poi da sbandati. Vecchi e ragazzini. Gli scarti della Wermacht. Ormai disarmati. Malconci. Stremati. Nemici cui Rosetta e Luigi diedero da mangiare, assieme agli altri contadini di quel cascinale. Solo patate lesse, perché non avevano altro, ma per due o tre giorni. Un gesto incomprensibile. Rosetta e Luigi avevano perso casa e tutto. A Legnano, in un bombardamento. Con loro, a lessare un calderone di patate dopo l'altro, dei brianzoli dal cuore notoriamente duro; capaci di tirar fuori il coltello per una parola storta. Perché lo avevano fatto? "O bella". Ricordo gli occhi divertiti di Rosetta e la sua risposta: "Perché quelli là avevano fame e noi mica eravamo delle bestie." Una frase con cui vi saluto. A voi domandarvi cosa siete e cosa, o chi, vi abbia ridotto così.

mercoledì 6 marzo 2019

L'ESERCITO NEI CAMPI ROM?

L’ESERCITO NEI CAMPI ROM ?
Apprendiamo con sorpresa, indignazione e sgomento la notizia che il prefetto e la sindaca di Roma vogliono rispondere all’abbandono, al degrado, alla vergogna dei campi rom con l’iniziativa meno adeguata e più sterile: quella di inviare un presidio di militari in due campi, quello di Salviati a Tor Sapienza e quello di Castel Romano.
In questo modo risulta ancora più evidente la mancanza di comprensione delle dinamiche che caratterizzano i campi rom della capitale, le cause del loro degrado e delle illegalità che li caratterizzano.
Innanzitutto quello che dopo tanti anni ancora non si capisce a livello istituzionale è che il nocciolo del problema risiede nella necessità di inclusione e che la mera repressione non produrrà alcun risultato come l’esperienza del passato recente e meno recente ha ampiamente dimostrato.
Innanzitutto va detto senza tergiversare che i “campi” si presentano come repellenti baraccopoli, quali una società civile non può permettersi senza disonorarsi. All’inizio di febbraio sono venute in Italia due delegazioni di importanti organismi internazionali (Ohchr – Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani – organismo dell’ONU, e CESE – Comitato Europeo economico e sociale –organismo dell’UE) che sono rimaste semplicemente esterrefatte della condizione dei Campi Rom.
L’Italia è l’unico paese al mondo che ha stabilito che i Rom e Sinti debbano vivere nei cosiddetti “Campi Sosta” in nome di un nomadismo che non esiste più da decenni. Questi campi fin dall’inizio (metà degli anni ’80) hanno assunto la reale configurazione di luoghi di segregazione razziale perché predisposti per una sola etnia.
Tutti ricordano i recenti eventi di “Mafia Capitale” laddove si scoprì il bubbone della vasta corruzione proliferata attorno agli stanziamenti destinati ai campi Rom ma dei quali ai Rom e Sinti non arrivarono che le briciole tanto che è passata alla storia l’intercettazione di uno dei protagonisti colto mentre diceva che sui Campi Rom si guadagnava più che sulla droga.
Da allora i finanziamenti comunali per i Rom precipitarono attuandosi il classico getto del bambino con l’acqua sporca. Il progetto di scolarizzazione affidato con bando ad associazioni del terzo settore fu loro tolto e la conseguenza da un anno all’altro è stato il crollo della frequenza (del 50%!). I presidi h12 e h24 installati in vari campi furono soppressi e ne è conseguita l’emersione di famiglie dominanti.
La Strategia Nazionale di inclusione sociale di Rom sinti e caminanti, approvata dal Governo nel 2012, indica giustamente i pilastri ineludibili per una reale integrazione: Casa, lavoro, salute, istruzione corredando la segnalazione con adeguate proposte concrete. Non sembra che al Comune di Roma e alla Regione Lazio abbiano letto il documento governativo.
I Campi Rom sono baraccopoli fatiscenti infestate dai ratti che dall’imbrunire scorrazzano in branchi famelici, la disoccupazione è altissima. Molti rom, prima di dedicarsi ad attività al limite se non oltre la legalità le provano tutte per mantenere sé stessi e famiglie assai numerose, ma il mercato del lavoro condivide la radicata ostilità che si riscontra ovunque. La società maggioritaria, spesso grondante pregiudizi, discrimina ed esclude. Vivere in una baracca senza lavoro con 10 figli è vivere ? come si fa a sopravvivere ?. E’ compito delle istituzioni e della società maggioritaria, includere, offrire una mano di aiuto a chi non ce la fa soprattutto perché odiato, discriminato, osteggiato. I cosiddetti social grondano manifestazioni violente di odio contro Rom e Sinti. Dove sono le istituzione cui ne competerebbe il contrasto ?
L’abbandono, l’ostilità, la segregazione sono vissute con rassegnazione e paura e la risposta inconsapevole ma reale è spesso l’illegalità ma l’illegalità del povero, dell’emarginato, per quanto condannabile non può avere lo stesso peso della violazione dei diritti umani perpetrata dalle istituzioni.
ALLEANZA ROMANI
MOVIMENTO KETHANE
ASSOCIAZIONE UPRE ROMA
CONSULTA ROM E SINTI MILANO
CITTADINANZA E MINORANZE

martedì 26 febbraio 2019

RomArchive

importante!
The RomArchive collection contains items from ten archive sections: Visual Art, Dance, Film, Flamenco, Theatre & Drama, Literature, Music, Romani Civil Rights Movement, Politics of Photography and Voices of the Victims. Focusing on self-representation, the objects have been collected from private collections, museums, archives and libraries around the world.

leggi qui:
RomArchive

venerdì 4 gennaio 2019

COMUNICATO STAMPA - ATTENTATO AI SINTI DI LONATO (BS)

COMUNICATO STAMPA
La notte tra il primo e il 2 di gennaio circa all’una e mezzo la famiglia di Costantino Cari, una famiglia Sinta che alloggiava in due roulotte parcheggiate su un terreno agricolo a Lonato in provincia di Brescia, è stata vittima di un attentato. Una o due persone hanno prima sparso benzina sulle roulotte incendiandole, e quando Luca Cari, il figlio di Costantino si è svegliato e, preoccupato per i genitori che dormivano nell’altra roulotte, è uscito è stato colpito a bruciapelo da un colpo di fucile da caccia.
La famiglia racconta che Luca è in ospedale, rischia di perdere l’utilizzo del braccio e che ha visto l’attentatore. Raccontano che da tempo sono vittime di minacce da parte di un abitante della zona che gli ha esplicitamente detto: vi brucio e vi sparo. Raccontano che un altro abitante della zona dopo l’attentato ha detto che uno con una Punto nera e con il fucile da caccia il giorno prima si informava da lui dove è il campo nomadi.
Per quello che a tutti gli effetti risulta essere un crimine d’odio, le associazioni Rom e Sinte Italiane sono indignate della disattenzione dei media come se fosse normale la caccia allo “zingaro”; si augurano che le indagini portino a identificare prima possibile il o i responsabili, riservandosi di costituirsi parte civile nei suoi confronti; promuovono una campagna d solidarietà a sostegno delle famiglie colpite che non si devono sentire sole; si aspettano infine che le forze dell’ ordine e la procura della repubblica garantiscano la sicurezza di questa e di altre famiglie Sinte sul territorio.
Per info 3397608728
Alleanza Romanì, Associazione Upre Roma, associazione Sucar Drom, Associazione Sinti Italiani di Prato, Associazione Sinti italiani, Associazione New Romalen, Villaggio delle Rose, Sinti di Rimini, Accademia Europea di Arte Romanì, Associazione Stay Human, Federazione Rom e Sinti Insieme, Federazione FederArteRom, Associazione Nazionale Them Romano, Associazione Nevo Drom, Associazione Rom in Progress Isernia, cooperativa Romano Drom, Associazione Amalipe Romanò, Associazione FutuRom, Associazione Euro Drom Pavia